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Un click della chiave ed il cicalino delle porte automatiche del garage mi invita a fare presto. Retromarcia, prima: sono fuori. Il porto di Ancona a fine Maggio mostra i segni dell'estate che arriva: i traghetti occupano le banchine dei moli in attesa del fervido via-vai di turisti per Grecia e Croazia. Attraverso il centro fra semafori e stop; in 5 minuti sono sull'asse attrezzato. Il V6 Alfa si distende ed il pensiero va a Silverstone. Sono contento: l'assetto ben bilanciato mi permetterà di scivolare veloce fra le curve Inglesi e l'emozione del debutto di Le Mans fa spazio ad una consapevolezza più matura. I curvoni veloci dell'asse sono sgombri da traffico ma il limite è severo: 70 km/h. Dopo la galleria c'è la mia uscita: Brecce Bianche (che nome, bah !). Imbocco l'uscita tranquillo; mi preparo al tornante a destra in contropendenza e tutto avviene in un attimo: erba per terra... cazzo... un operaio... col decespugliatore in mezzo alla strada ... niente cartelli ... PUM !!!! ...controsterzo, freno, scendo. Non ci siamo fatti nulla. L'operaio, 60 anni, padre di famiglia: "Non mi sono fatto niente, non mi sono fatto niente". "L'importante è che nessuno si sia fatto male", lo rincuoro, "ma non usate cartelli di segnalazione dei lavori ?? Eravate al centro della strada in un tornante cieco !" .. Parole.. La 156 mostra i segni dell'impatto: lo specchio destro è ferito a morte; scoprirò poi un leggero graffio sul parafango destro e che la ditta non è in regola con l'assicurazione contro terzi. Avrò risarcito lo specchio: per il graffio penso basti un po' di pasta abrasiva. Penso all'operaio sprovveduto, con moglie e figli, che ha rischiato un serio infortunio. Penso alla 156. Lei non si è scomposta quando l'ho strapazzata per rimanere in carreggiata, sull'asfalto pieno d'erba: tutto sotto controllo, grande Alfa. E penso a GPL. Alle toccate in partenza. Alle curve affrontate in pieno. Ai piloti che ho buttato fuori pista per eccesso di agonismo. A quanto mi diverto rischiando solo i cazziatoni di mia moglie perché "gioco troppo". Che sfiga, che culo.
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